altri ricercatori con teorie simili

A sostegno della mia teoria f-psicoarchitettura, che derivano da una ricerca che si evolve dal 2000, le cui prime pubblicazioni web risalgono al 2006, propongo la seguente conferenza di 11 anni fa che spiega sperimentalmente, da parte di fisici, la correttezza delle mie intuizioni come psicologa prima e psico architetto poi.

Smart Voice (risonanze acqua-voce)— Emilio Del Giudice, Alberto Tedeschi —

https://www.youtube.com/watch?v=3lLesfHiQWM

Ringrazio molto delle parole gentili, entriamo subito in argomento e cedo la parola ad Alberto Tedeschi che poi è il reale inventore di questo metodo che inizia lui, poi io proseguo. L’acqua, il tema centrale è l’acqua, ma l’acqua di cui parliamo è un’acqua molto speciale, non è l’acqua che ci disseta, l’acqua che troviamo in un normale bicchiere d’acqua, la cosiddetta acqua bulk di massa, ma è l’acqua altamente organizzata della materia vivente e tutta la materia vivente contiene al suo interno moltissima acqua, noi siamo fatti di massa su 70% di acqua, di numero di molecole addirittura quasi 99%, poi tutte le molecole composte con la base di acqua. Se pensiamo a un animale straordinario che vive nei mari che è la la medusa, possiamo capire facilmente quanto l’acqua di questo animale, che è un’acqua gel, infatti in inglese si chiama jellyfish, sia poi così rilevante da un punto di vista addirittura della sua capacità di esprimersi come essere vivente.

Se prendiamo un secchiello da un litro, ci mettiamo dell’acqua di mare, l’acqua è la stessa acqua in cui la medusa nuota e mettiamo anche la medusa stessa vista come acqua, noteremo, e ci sono pubblicazioni al merito, che l’acqua di mare è più sporca dell’acqua della medusa. Cosa significa? Che bisognerebbe un attimo aggiungere nelle ricerche di biologia e di biochimica, non soltanto tutto il mondo materico delle molecole, ma anche, intese non acqua, ma anche soprattutto al ruolo dell’acqua, però se analizziamo l’acqua solo da un punto di vista chimico singolo, non capiamo qual è il suo valore, il suo valore lo capiamo quando l’andiamo a studiare nella materia vivente, è un’acqua altamente organizzata, questo succede perché l’acqua nella materia vivente è soprattutto un’acqua di superficie, un’acqua interfacciale, ovvero è un velo sottilissimo attorno alle superfici biologiche, quindi il DNA, proteine eccetera, e questo è per un principio fisico, essendo superficie caricate negativamente, attraverso degli studi che stiamo facendo, si comincia a capire anche dal punto di vista della fisica perché succede, c’è una auto organizzazione dell’acqua, ovvero quest’acqua diventa coerente, cos’è la coerenza? è quella capacità di avere un ritmo collettivo, come un corpo di ballo che riesce a ballare collettivamente senza collidere, come una marcia militare in cui il passo è costante, questo concetto della coerenza e della fase è un principio base della materia vivente ed è regolato proprio da quest’acqua altamente organizzata. 

Allora, il metodo White si basa su un’osservazione dalla natura, l’elemento vitale più vicino a noi da cui facilmente si può estrarre questo ritmo collettivo è la fotosintesi, quindi attraverso dei processi è stato possibile prendere il ritmo collettivo della materia vivente della fotosintesi e tradurlo in strumenti, quindi in campi elettromagnetici ultra deboli che se vengono dati a un’acqua bulk, come può essere l’acqua di un bicchiere, ne trasformano le sue proprietà, diventa molto altamente coerente, si parla di super coerenza, diventa un’acqua che è molto vicina all’acqua biologica, quindi possiamo avere degli effetti proprio anche clinici sul corpo, semplicemente dando quest’acqua che è una regolazione di ritmo, per cui il ritmo è parte integrante della nostra capacità anche di stare bene.

Abbiamo scoperto che questi segnali dati sotto forma di suono regolano anche la postura, da qui, e qui è lo studio del Dottor Morelli, e da qui la capacità della voce di migliorare notevolmente, migliorare l’efficienza e quindi hanno Colombo e l’Onora Bruni, tutte le applicazioni artistiche. Ricordiamo però che già dieci anni fa, quando eravamo agli inizi delle nostre ricerche in un ambiente anche in cui c’era questa grande novità, c’era l’incontro con del giudice, all’epoca ancora Giuliano Preparata, non si avevano gli strumenti scientifici che siano oggi, c’era molto bisogno di persone che sentissero bene queste cose e vi ricordo che la mia amica Fabrizia Barresi, che è una cantante di jazz, quindi di canto spontaneo, fu la prima in assoluto a utilizzare queste tecniche e mi ha detto Alberto, qui abbiamo qualcosa di nuovo, abbiamo queste espansioni. Quindi un grazie anche a Fabrizia che ora vive a Parigi e ha la sua attività lavorativa in Francia.

Un’unica cosa, e passo la parola a Emilio, è stato possibile registrare che quest’acqua di superficie biologica è un suono, come un… sentite? In laboratorio, questi sono i lavori di Roberto Germano, è stato possibile diciamo sonorizzare questo dialogo dell’acqua di superficie, quindi immaginate noi al nostro interno quanto chiacchiericcio abbiamo, sottile, è un chiacchiericcio che… sono dei grandi chiacchieroni, che ha regolato queste fasi, questi ritmi collettivi armonici, quindi di ritmo altamente organizzato, che hanno sicuramente a che fare anche con lo stato di salute, di malattia, anche di voce più o meno bella e quindi non bisogna uscire dal paradigma fisico oggettivo delle molecole, degli atomi, ma anche integrarsi con un certo ritmo di coerenza di fase. Ecco la parola al professore Emilio Del Giudice. Bene, avete visto che, come è stato detto bene in un intervento precedente, il fenomeno della voce è come la punta di un iceberg, di cui c’è una grande parte immersa.

Noi parliamo, cantiamo come esseri umani complicati, però sotto queste manifestazioni c’è il canto dell’acqua di cui siamo fatti, che scende nelle profondità. 

Entrare in risonanza con queste profondità corrisponde a fare quel lavoro che è stato consigliato, cioè il lavoro di fare contatto con le proprie emozioni più profonde, che emergono dal mondo misterioso delle molecole di cui siamo fatti. Entriamo quindi in argomento.

La moderna fisica quantistica ha mostrato che, contrariamente a quello che affermava la vecchia fisica classica, per cui i corpi erano inerti e potevano cambiare il proprio stato di moto solo quando veniva applicata una forza, invece i corpi tutti sono caratterizzati da fluttuazioni spontanee, cioè c’è un che non richiede sforzo, non richiede apporto di energia da parte di altri corpi. Sono movimenti spontanei che sono quelli che permettono di capire poi il fenomeno più fondamentale della vita, che è il movimento spontaneo, cioè il movimento non forzato, non indotto dall’applicazione di forze. 

Chiaramente questo secondo movimento esiste anche esso, nessuno lo può negare, io posso essere spinto a cadere, però le mie manifestazioni più significative, più profonde, vengono dall’auto-movimento e in particolare la musica, l’espressione artistica, sono l’espressione massima di questo auto-movimento.

Come si genera l’auto-movimento di organismi complessi come gli esseri umani? Partiamo dalle molecole. Ogni molecola ha il suo auto-movimento, cioè ha le sue fluttuazioni spontanee. Sotto opportune condizioni, che sono state chiarificate dalla teoria quantistica dei campi e su cui non mi soffermo adesso, è possibile che sotto queste opportune condizioni queste fluttuazioni si sintonizzino tra di loro.

Cioè la folla delle molecole passa dallo stato di corteo, diciamo, di folla, in cui ognuno si muove per conto proprio, a uno stato invece di corpo di ballo, in cui le molecole sintonizzano i propri movimenti e cominciano a muoversi all’unisono, in fase, come in un corpo di ballo. Così facendo risparmiano energia, perché tutta l’energia che nel precedente stato era dedicata ai movimenti, chiamiamoli volgarmente inutili, quelli così di pura agitazione, adesso questi spariscono e le molecole fanno solo, come in un ballo, fanno solo i movimenti necessari. Quindi lo stato energetico di un corpo che riposa, diciamo, su questo moto collettivo coerente delle molecole, è uno stato con minore energia.

E vi porto subito un esempio di quello che dico. Il computer, a cui falsamente si dà il titolo di migliore modello per capire il cervello, è un oggetto in cui le varie parti coesistono attraverso l’applicazione di forze, quindi richiede energia. Nel massimo supercomputer, nel più efficiente supercomputer che esiste oggi, che esiste in Cina da un anno all’incirca, ogni joule di energia rende possibile l’esecuzione di 10 milioni di operazioni.

Questo è il bilancio energetico di un computer. Il cervello umano con un joule di energia fa 10 alla 14, cioè uno seguito da 14 zeri di operazioni, cioè 10 milioni di volte tanto. Quindi il cervello umano utilizza l’energia delle fluttuazioni spontanee, chiamiamole così, che non costano, mentre il computer è obbligato a usare energia di cui si paga poi la bolletta.

Quindi noi, per le nostre cose, non paghiamo nessuna bolletta. Il nostro cervello, per esempio, è equivalente a un motore di 10 watt, laddove il supercomputer richiede 10 milioni di watt. 

Tutto considerato, il nostro corpo è equivalente a un motore di un centinaio di watt.

Questo è tutto. Perché? Perché i movimenti che noi facciamo sono tutti movimenti spontanei che vengono dalle fluttuazioni quantistiche sincronizzate tra di loro. 

Adesso questa sincronizzazione è una caratteristica universale di tutta la materia, è quella che spiega il passaggio dallo stato gassoso, che è lo stato di massimo disordine, allo stato liquido e allo stato solido.

Nello stato liquido si mettono in fase gli elettroni e nello stato solido si mettono in fase anche i nuclei, oltre che gli elettroni. 

Adesso in tutto questo quadro l’acqua svolge un ruolo particolare, un ruolo peculiare che la rende la sostanza su cui si basa la vita. Perché? Perché nell’acqua questa oscillazione spontanea delle molecole connette uno stato in cui gli elettroni sono fortemente legati ai nuclei e un altro stato in cui un elettrone per molecola diventa pressoché libero.

Quindi l’oscillazione coerente nel caso dell’acqua produce automaticamente come effetto collaterale la creazione di un serbatoio, di un reservoir di elettroni quasi liberi, i quali essendo quasi liberi sono ulteriormente eccitabili. Cioè un aggregato coerente di molecole d’acqua diventa una sorta di aspirapolvere, di vacuum cleaner rispetto all’energia del rumore ambientale. Perché? 

Perché questo rumore ambientale mette in movimento questi elettroni quasi liberi e ne produce a sua volta oscillazioni che possono a loro volta diventare coerenti tra di loro e così via.

Cioè a differenza di tutte le altre sostanze l’acqua è capace di creare una struttura gerarchica ordinata di oscillazioni, cioè le molecole oscillano e diventano coerenti tra di loro producendo dei domini di coerenza, cioè degli aggregati estesi ognuno dei quali ha una quindicina di milioni di molecole. 

I domini di coerenza a loro volta oscillando attraverso le oscillazioni e gli elettroni quasi liberi possono diventare coerenti tra di loro e producono dei super-domini che a loro volta, a loro volta, a loro volta. 

Ognuno di questi livelli di questa gerarchia di coerenze ha la sua nota caratteristica per cui l’insieme di tutte queste oscillazioni diventa un’orchestra.

Ed ecco i suoni che Alberto vi ha fatto sentire, che sono peculiari dell’acqua. Le altre sostanze sono più simili a un diapason perché hanno una sola frequenza di oscillazione, quella che aggrega le molecole in aggregati, dopodiché gli aggregati non oscillano più o oscillano poco. Nel caso invece dell’acqua abbiamo l’emergenza spontanea di un’orchestra.

Adesso, dato che le molecole sono fatte di cariche elettriche, queste oscillazioni sono di natura elettromagnetica, quindi la musica risultante è una musica che implica, ha un doppio aspetto. 

Siccome si muovono corpi materiali, le molecole, sono oscillazioni sonore, però siccome si muovono cariche elettriche anche queste sono oscillazioni elettromagnetiche. Quindi c’è un campo elettromagnetico associato a queste oscillazioni.

Questo campo elettromagnetico, usando i vari teoremi dell’elettrodinamica, si può dimostrare che è capace di guidare le molecole al loro incontro e quindi questo spiega, però questa è una considerazione strana a questa conferenza, cioè spiega i fenomeni somatici. Come fa? Le molecole vengono spinte da questi campi elettromagnetici in modo selettivo agli incontri molecolari, cioè il meccanismo della biochimica come risultato dell’incontro di molecole che si muovono a caso viene sostituito invece dall’immagine di molecole che si muovono guidate da campi elettromagnetici, quindi si muovono in modo non casuale e vanno all’incontro e questo spiega poi tutta la parte somatica su cui non mi soffermo. 

Però queste oscillazioni possono essere considerate in se stesse, come se fossero una musica e la percezione di queste oscillazioni è quella che dà loro le emozioni.

Ecco l’unità psiche, cioè la psiche emerge dal mondo delle molecole come risultato di questa musica, cioè questa materia nel momento in cui si auto organizza, si auto organizza al ritmo di una musica, che è quella che avete sentito, è la musica di un bicchier d’acqua, cioè il bicchier d’acqua non è andato al conservatorio, non ha studiato Beethoven, quindi è meno bravo di Beethoven infatti, però quel suono non è un rumore, è una musica perché? 

Perché facendo l’analisi del suono si vede che le varie frequenze presentano accordi tra di loro, cioè il grafico assomiglia a una partitura musicale. Va bene, allora il fatto che noi abbiamo al nostro livello altamente organizzato una capacità artistica, una capacità estetica, deriva dal fatto che noi siamo la punta massima di organizzazione di un grandissimo numero di questi livelli di coerenza alle quali nell’insieme, l’insieme di tutte queste oscillazioni produce il risultato di un’orchestra. 

Adesso tutto quello che entra in risonanza con questa orchestra nostra interiore ci produce piacere naturalmente perché aumenta la funzionalità del nostro corpo e produce il piacere, quindi cominciamo a capire da dove viene il piacere.

Ci dà piacere tutto quello che risuona col mondo delle nostre oscillazioni interne e diceva il filosofo Schiller che l’esperienza artistica è la risonanza tra un soggetto e un oggetto. Benissimo, questa è la base per fare una teoria oggettiva del soggetto, cioè un dato soggetto risuona con un dato oggetto e quell’oggetto dà piacere al soggetto e quindi appare bello a lui, ecco come la bellezza emerge dal mondo misterioso delle molecole. Adesso se noi rifacciamo contatto con questo mondo misterioso, cioè captiamo dalle profondità dell’acqua come ha fatto Alberto negli anni scorsi, queste oscillazioni profonde che vengono dall’acqua la qualità dei suoni chiaramente migliora e in particolare facendo l’esame della struttura dei suoni si osserva una cosa molto importante.

Mentre in un suono prodotto in modo casuale, per esempio un sasso lanciato nell’acqua, allora che succede? Se analizzo questo suono vedo che la quasi totalità dell’energia è attribuita alla frequenza fondamentale e le armoniche di questa frequenza fondamentale hanno un’energia scarsissima per cui il suono poi rapidamente si dissolve, invece la manifestazione oscillatoria di un insieme coerente è una manifestazione oscillatoria in cui l’energia è ripartita tra tutte le armoniche, cioè non solo la frequenza ma anche le armoniche sono rifornite di energia per cui il risultato è un suono che dura nel tempo, è stabile e ha caratteristiche estremamente profonde. Adesso quando i suoni captati dall’acqua vengono forniti a uno strumento musicale si osserva che la qualità del suono di questo strumento musicale cambia, nel senso che l’energia del sonoro si ripartisce su tutte le armoniche e il suono diventa estremamente più ricco e più stabile. Bene, io concludo qui direi quello che avevo da dire e i nostri amici daranno la manifestazione di quello che vi ho detto.

Devo fare una precisazione, il dottor Marco Morelli c’è un errore nel programma, era segnalato come fisioterapista, in realtà è un medico posturologo e lavora a Ristoli di Bologna. Buongiorno, da come abbiamo sentito i due fisici abbiamo capito in sintesi che come ha scritto Nietzsche qualche secolo fa il suono, la musica è una terapia. Abbiamo svolto una ricerca su 20 pazienti con problematiche posturali di cui sono stati analizzati gli equilibri mediante una serie di esami strumentali, vertebrometria, elettromiografia dei muscoli stomatognatici, termografia, analisi delle funzioni perpercettive.

Si sottolinea che in generale dove si rileva una dismetria, cioè un’alterata simmetria, esiste un’alterazione funzionale della postura, uno scolibrio posturale e un’espressione di un’alterazione dello schema dell’engramma motorio. Gli esami avvolti dai pazienti si vede che la somministrazione di campi coerenti con il suono dei tedeschi emessi tramite questa apparecchiatura comporta un miglioramento della simmetria della postura. Abbiamo preso un iPhone o un iPad sul quale è stato caricato il suono white.

Abbiamo portato a zero il volume, quindi il segnale è subliminale. Il suono è stato applicato in varie metodiche, applicato semplicemente alle orecchie come nel caso si voglia ascoltare la musica, oppure applicato in punti specifici di auricoloterapia, in punti di agopuntura o in i punti riflessologici endorali di Gledisch, autorino tedesco che ha scoperto una somatotopia all’interno del cavo orale. La durata del suono è di pochi secondi per ogni applicazione del trattamento sui singoli punti.

Di 20 secondi se applicata come suono normale. Assieme allo studio strumentale viene eseguito uno studio semiotico dei riflessi a livello dei forami auricolari, cervicali, bacino, rotuli e malleolari, cosa che ortopedici e fisiatri fanno di continuo. Questa analisi qualitativa può rilevare in modo immediato in un ambulatorio mentre seguiamo i nostri pazienti come lo squilibrio viene corretto.

Lo squilibrio è espressione di stress, ho già sentito parlare di stress e quando si vuole se ne parlerà in modo più approfondito, perché lo stress è la causa della dismetria, dell’alterazione posturale, quindi dell’alterazione funzionale muscolare. Non ce n’è stato nessun caso che non ha risposto al segnale sonoro. Tutti i casi hanno dimostrato una tendenza verso il riequilibrio.

Gli esami strumentali hanno dimostrato questo, è stato riferito un miglioramento delle capacità propriocettive, la propriocezione e la percezione del sé. La durata del riequilibrio posturale con un suono è di circa una settimana. Questo esame si chiama vertebrometria, è un esame impostato dalla DIARS, ha una validità medico legale in tutta Europa.

Vedete come dopo l’applicazione del suono la postura di questi signori, e non ve li faccio vedere tutti i venti, la posizione del corpo nello spazio, che in questo caso misuriamo dall’atteggiamento della colonna in toto, è cambiata. La variazione tra il rosso e il blu che vedete prima e dopo è espressione della rotazione dei corpi vertebrali, del tono dei muscoli paravertebrali. I muscoli paravertebrali sono innervati dall’area motoria secondaria, automatica, che non è sensibile al controllo della volontà.

Quindi parliamo di engramma motorio, parliamo di schema motorio. Il suono è in grado di riequilibrare questa componente. Termografia di superficie.

La DIARS ha applicato ad uno studio posturale una termografia. L’esame è estremamente sensibile e rivela che abbiamo un miglioramento, c’è più rosso dopo la terapia, ed è più equilibrato, quindi migliora il microcircolo, il muscolo per funzionare ha bisogno di sangue. Questa è un’elettromiografia di superficie.

Abbiamo unito due esami. Il primo esame è in verde, il secondo è nero. Il verde è l’espressione del muscolo temporale, il rosso è l’espressione del tono elettromiografico del massetere.

Vedete che i segni neri corrispondenti al temporale e masseteri, dopo il trattamento, sono più rilassati i muscoli e più equilibrati. Questa è un’importantissima valenza, non vi rubo tempo, il rapporto propriocettivo del nucleo mesencefalico del trigemino sulla gestione della voce. Questi sono i dati che noi abbiamo raccolto.

L’ultrassuono e riequilibrio dell’engramma motorio. 

Grazie.