In statica ogni forza (x esempio il peso) determina una contro reazione in questo caso abbiamo una risposta energetica in termini quantitativo gravitazionali cioè maggiore e’ l’intensità per esempio il peso, maggiore è la controspinta regolatrice in termini statici, cioè la contro-reazione.

Nell’ omeopatia abbiamo invece una risposta opposta del rimedio (una contro spinta energetica regolatrice) , dato a un soggetto, in termini qualitativi e non per esempio quantitativo-gravitazionali, ovvero è l’impronta energetica a determinare la risposta energetica di opposizione al rimedio, sull’impronta energetica dell’individuo sia esso umano animale vegetale.

La contro-risposta o forza vitale attivata dal rimedio per portare a guarigione una persona, va immaginata in termini di “risonanza-probabilistica” dell’identità energetica che il rimedio omeopatico porta in se, in altre parole l’impronta energetica che nel soggetto malato può essere immaginata come poco definita, offuscata, mentre nel rimedio va immaginata come -un impronta energetica nitida- e questa impronta nitida “viene come spinta qualitativamente” dalla forza vitale del soggetto, determinandone la guarigione, (se si tratta del rimedio adeguato). Ciò che guarisce è il ripristino della memoria impressa nell’acqua dal rimedio, questa “memoria” va immaginata come risonanza (possibilità di manifestarsi), come se fosse un suono esatto, ben modulato privo di “rumore”(entropico) energetico, che suggerisce al corpo la giusta risonanza.

Ovviamente tutto questo non è comprensibile con un atteggiamento cognitivo sensorial-centrico, ovvero basato sulla nostra percezione sensoriale in quanto questi fenomeni non sono percepiti dai sensi, ma sono intangibili, per alcuni percepiti dall’anima, ma non oggettivabili, per quanto la scienza moderna con il sistema verificazionista (tangibile verificabile con i sensi) ha sicuramente distinto la fantasia il pregiudizio la suggestione, dalla realtà scientifica, ad oggi questo tipo di scienza ha assunto un atteggiamento cognitivo troppo preponderante e supponente che rischia di farci deviare dalla verità scientifica, per quanto ci è possibile capirla con l’intelletto la sensibilità psichica e molta onestà intellettuale.