Forme separative

I manufatti architettonici orientandosi verso una separazione netta dalla natura, fonte di presunto “pericolo improvviso” e pertanto in se fobigena se non controllata in tutti i suoi aspetti, assumono anche “forme separative” che si distinguono dalla natura. Queste forme separative sono caratterizzate da parallelismo geometrico (rettangoli, parallelepipedi, quadrati) che in se è delimitativo e non a “crescita” come accade nella natura, con forme geometriche totalmente diverse: spirali (per esempio i fiori), elissi, cilindri con sfere appoggiate (alberi) che in se hanno carattere ciclico, continuo, e non delimitativo-interruttivo.

Inoltre i manufatti architettonici sono fortemente dimensionati in modo antropocentrico, per esempio accessi (porte) ad altezza di uomo, in realtà a misura di umano adulto (tranne gli asili in stile Montessori) . La natura invece è multi dimensionale verso tutti gli esseri viventi, pur seguendo dei rapporti precisi (sezione aurea) e ciclici. Se si vuole iniziare a parlare di “manufatti conformi alla natura” non è possibile eludere tutto questo.