riassunto delle tre dimensioni

Abbiamo diversi tipi di soggettivita’ : vegetale, animale non umana, animale umana.

Ogni soggettività e’ costituita da espressioni energetiche presenti in almeno tre insiemi dimensionali: materiale, mentale, spirituale.

La soggettivita’ e’ presente negli insiemi dimensionali tramite unita’ energetiche costituite da una o piu’ stringhe vibrazionali il cui tipo di vibrazione e’ in una stringa caratteristico di un solo soggetto nelle altre stringhe puo’ coovibrare con stringhe di altri soggetti.

L’espressione energetica dell’unita’ energetica e’ data da due variabili: intensita’ e movimento, nella dimensione mentale il movimento si traduce anche in tempo e in quella spirituale il movimento si tradice in tempo e spazio.

Con la morte le unita energetiche soggettive materiali si trasferiscono piano piano negli insiemi dimensionali mentale e spirituale, per finire le unita energetiche soggettive possono trasferirsi nell’insieme dimensionale spirituale, ed esprimersi nelle due sottovariabili del movimento : tempo e

spazio.

Questo spiegherebbe meglio i fenomeni descritti da alcuni soggetti di “spiriti di morti che verrebbero visti o sentiti in determinati luoghi” e darebbe forse senso ai cosi detti fenomeni suggestivi non secondo un ottica esclusiva ( non esistono) ma secondo un ottica inclusiva ( esistono ma non nell’insieme dimensionale materiale in cui la percezione di tempo e spazio sono “ombre” degli altri due insiemi dimensionali: mentale, spirituale).

Dispersione e permanenza

Le unità energetiche negli insiemi dimensionali materiale C (concreto) mentale I (ideico) e spirituale S sono caratterizzate tutte da maggiore/minore dispersione e permanenza si/no.

In C la dispersione è maggiore, cioè abbiamo unità energetiche c di una soggettività come se fossero molto sparse nel senso che per mantenere la soggettività in C l’intensità delle ue (unità energetiche) deve essere alta, con la morte le unità energetiche soggettive trasmigrano in I e S e la loro intensità in C diventa minore, ciò che percepiamo è la perdita della forma del corpo (decomposizione) .

In I la dispersione diminuisce la dove è necessaria la variabile “tempo” quindi l’intensità energetica necessaria in questi casi può essere minore.

In S la dispersione è al minimo rispetto gli altri due insiemi dimensionali (C e I) l’intensità energetica necessaria è minima e la permanenza massima cioè tutte le unità energetiche soggettive permangono per sempre in S; sono molto transitorie in C (durata della vita) mediamente transitorie (o mediamente permanenti) in I.